giovedì 11 ottobre 2007

Prima di partire per un lungo viaggio...

Ciao bimbe del club...un bacio a tutte,mi mancherete.
La valigia sul letto...

lunedì 20 agosto 2007

a fendi fendi & co.

fendi, TU sei una persona stupenda! questa vacanza-invasione di casa Fortunato è stata bellissima e io mi sono davvero divertita e sono rimasta esageratamente entusiasta anche e proprio perchè non abbiamo girato posti, visto cose, fatto festini e robe varie ma siamo semplicemente state fra noi e nonostante ciò non ci sono stati problemi di alcun genere e abbiamo riso fino a sentir male alle gote. Perciò Tu, fendi, e la tua famiglia siete persone splendide: vi siete fatti in dodici per ospitarci e vi siete fatti carico di tutte le nostre cose per farci star bene e io sono davvero commossa per tutta la gentilezza e l'accoglienza. Grazie davvero, perchè almeno io, ma credo tutte, ci siamo sentite davvero come 'a casa'... forse anche più del solito ;)
e quello che sento ora è che non è stata solo una parentesi: ogni cosa che abbiamo fatto dentro c'è e la gioia che ho provato e questo senso mix di solitudine e malinconia che sento ora mi fanno desiderare di rivedervi al più presto. te e tutte.
che belle che siete... vi voglio tanto tanto ma tanto bene!
al più presto possibile, fede

domenica 12 agosto 2007

perchè no

qualche volta rileggo i vostri blog o semplicemente ripenso a quello che otto mesi fa dicevamo, agli scongiuri che l'anno venturo non fosse fratellocuginolontanoparente dell'anno passato... poi rido. ha ragione il liga, tanto, "gli occhi fanno quel che possono, tutto quello che non vedono è perchè non vuoi vederlo tu"... perchè otto mesi fa stavamo a concentrarci sulle cose brutte? certo, poi ci ripienavamo di complimenti "per fortuna ci siete voi", "che bello avervi vicine", "sono contenta di avervi incontrate" (per altro tutti veri, credo per tutte, ma almeno da parte mia), ma in fondo continuavamo a sentirci scontente di tutto. e la cosa più brutta è che nonostante stiamo parlando di quasi un anno fa e mi faccia le mie sane risate a pensarci, non è cambiato niente. io mi sento ancora cretina uguale. sono tornata dal campo da poche ore e è stata una parentesi spendida. abbiamo ballato tanto, che è una delle cose che mi piacciono di più e, anche se non sono luoghi comuni quando si dice che i bambini non sono più quelli di una volta soprattutto se si considerano i giovani virgulti del pottinaggio montecatinese, questi bimbi erano piccoli e ti danno un sacco di soddisfazione. abbiamo fatto a gavettoni e ero così bagnata che non avevo più vestiti da mettermi e ho tuttora addosso roba di altra gente. abbiamo giocato e saltato e corso come matti. i bimbi cercavano gli insetti strani, gli scorpioni e i rospi e alla fine erano riusciti a convincere ben trentasette povere coccinelle a salir 'volontariamente' loro addosso per portar fortuna o solo perchè è divertente. ho fatto volare i pipistrelli di giacomo e jhonny mi ha fatto delle specie di fusa che sono diverse da quelle dei gatti, ma è bello uguale e ieri ho visto uno scoiattolo con una coda immensa che si sbucciava la sua nocciola e un bambi vero mi ha attraversato la strada. abbiamo fatto le attività e sono stata bene a guidarle e ho vissute anch'io con lo stesso loro impegno le stesse riflessioni preparate per persone di sette - otto anni. ho pregato, perchè a un certo punto bisogna mettere da parte l'orgoglio e le sicurezze di silicone e provare a Credere un po' di più. perchè la medicina è scienza ma che è certezza non lo inventano neanche a noi e se ai tempi di Dante la studiavi per fare il poeta un motivo ci sarà pure stato... a metà campo sono tornata a casa due giorni per vedere come se la passavano i miei pazienti domestici, c'era bisogno per due giorni e per due giorni sono restata. e poi sono tornata su per rituffarmi fra tutti quei contagiosissimi sorrisi. mi sento in colpa perchè sabato rimandavano moreno a casa e io non c'ero. oggi sono tornata prima e ho pranzato con la famiglia. laura no perchè è al mare con la zia dall'inizio del mese, ha conosciuto un monte di gente e venerdì è andata a uno schiuma-party. abbiamo mangiato tutti la stessa pasta al sugo tutti seduti e tutti intorno allo stesso tavolino. non vedo l'ora che torni la laura. quanto è bella mia sorella, quanto mi manca. lei crede che io mi sia un po' occupata di lei quest'anno e anche l'altra gente crede così, ma in realtà è lei che si è presa cura di me... o almeno, se non ci fosse stata lei, mi sarei lasciata andare molto di più e non avrei fatto un sacco di cose che andavano fatte. fateli due figli, amiche mie, perchè due bimbi per casa litigano e rompono il doppio delle cose e il doppio le scatole, ma in tanti casi si salvano a vicenda. ho divagato. io non ce la faccio più. pensavate che non l'avrei detto mai? è arrivato. non che sia cambiato qualcosa in fondo, solo che piango e non so perchè, che ho il mal di testa perchè mi sento il cervello che nuota in un liquido vischioso e evidentemente hanno ragione tutti quelli che pensano e ogni giorno mi ricordano che sono una stupida poichè è così piccolo che ogni volta che mi muovo batte contro la scatola cranica a fa male. io non ce la faccio più. e non voglio venire in vacanza con voi solo perchè ho voglia di rivedervi, ma anche perchè vorrei un'altra parentesi. e questo è anche il motivo per cui finora ho detto no. mi sento in colpa da morire perchè qui c'è sicuramente bisogno di me, perchè come faccio a lasciare i miei malatini a loro stessi? e laura quando torna e non mi trova? e poi ho paura di venire lì e avere la testa altrove o dovermi sforzare a non avercela. ma poi ho voglia di uscire. ho voglia di mettermi le magliettine nude e andare a ballare e fare la scema e tornare a casa alle sette e dormire fino alle due perchè tanto non c'è nessun impegno nè responsabilità che ti aspetta a fine serata, perchè sono secoli che non Esco come si deve se non per un gelatino o una bevutina veloci perchè tutti hanno tanto da studiare e in realtà anch'io visto che ho smesso il 31, ma forse tutti sono più responsabili e se sono stanchi o se sono sotto-esami sono sotto pressione e si trattengono e invece io sono la solita irresponsabile... o forse ormai me ne sbatto talmente che uso lo studio come un passatempo per non pensare. ma penso anche che non posso costringervi a fare le sfacchinate, che sicuramente avete già dato nella vacanza numero 1... vorrei un po' di sole perchè sono un lenzuolo, ma in realtà non voglio neanche quello perchè c'è già laura che è un cioccolatino e l'iliana non può prendere il sole e almeno così accanto a me non scompare... e se poi parte una canzone nel lettore al mare coi raggi di sole che mi sbattono addosso e io sto finalmente dormendo sulla spiaggia e ho appena nuotato per un'ora e mezzo fra i pesci cantando infondoalmar e io sono nel mio ideale di vita e invece scoppio a piangere anche solo per il motivetto nelle orecchie? e perchè deve succedere? perchè come otto mesi fa non posso guardare al fatto che moreno è a casa e che anche se resta un po' stronzo come è sempre stato è il mio babbo ed è vivo e io sono CONTENTA, ve lo giuro, contenta che sia a casa e quelle nove ore ad aspettare che uscisse dalla sala operatoria le ho sofferte anch'io, anche se non piangevo e non facevo l'agitata perchè c'era già la mamma a fare quella parte e lei aveva bisogno che io che faccio medicina, almeno io, io che ne avevo parlato col mio specializzando dopo l'esame perchè io che faccio medicina non avevo la più pallida idea di quello che gli avrebbero fatto e elemosinavo informazioni, almeno io dovevo essere La Tranquillità. perchè non posso cancellare lo stess come il gesso con la cimosa solo per avederlo visto mangiare la pasta al sugo al mio stesso tavolino e essere semplicemente Felice per questo senza considerare il resto? e perchè invece di studiarmi bene la GVHD a patologia non ho cercato il metodo indiretto del test di coombs? ora non penserei alle sue amiche col rigetto e sarei sempre un po' falsa quando tranquillizzo mamma e l'altra gente sui trapianti. e poi perchè cazzo tutta la gente vuole essere tranquillizzata da me sulle cose che vivo io!? fatela finita persone! io non ce la faccio più. è tutto qui il problema. amiche mie, smettiamola, aiutatemi a smetterla, questo piangermi addosso non ha senso. in realtà, cazzo, va tutto bene. e sta per finire tutto. e anche se so già che anche se finisce tutto poi qualcosa ricomincia, non importa. perchè penso che avrei voluto averci un ragazzo accanto? chissenefrega! è stato bellissimo averci tutte le mie amiche. io sono stata veramente felice ed ho sorriso come una bimba ad ogni vostro messaggio, ogni volta che ale mi mandava un "alla fede piace ricca" senza sapere che ero in tutt'altro ospedale con tutt'altro che specializzandi tra le mani. e al campo mi sono quasi convinta che l'AC voglio continuare a farla anche l'anno prossimo perchè quella gente, quei miei amici carissimi, in questi cinque giorni spezzettati in cui sono stata con loro, mi hanno aperto un mondo. ed è un mondo bellissimo, in cui se hai un sogno da realizzare e voglia di osare (di avere la "faccia di culo necessaria", direi io -vero mari?), alle fine ci riesci e voli. e ci sono persone a cui piaccio così come sono, anche se sono tanto stanca ma comunque iperattiva e quindi stancante. e poi gli esami sono andati bene, mettiamoci anche loro, in fondo questa facoltà mi piace proprio e ora meglio di tanti altri posso confermare che è utile ;) oh, insomma, amiche mie, smettiamola di vedere la metà vuota del bicchiere, la metà marcia della mela. non demordiamo. io è un po' he ci penso, davvero, anche star a pensare che sole si sta male... magari è vero, ma al momento me ne sbatto della mia solitudine sentimentale. molto probabilmente per questa mia ostinata convinzione in questo momento sto facendo soffrire qualcuno, ma sono troppo confusa per pensarci. da ora fino a domattina voglio pensare solo a voi. per decidermi come mi sento meglio. e spero che mi perdonerete in ogni caso. prima ho pianto un po'. grazie. vi voglio bene, amiche mie, ho davvero bisogno di venirci in vacanza con voi. però mi prenderò quest'altra notte per pensarci e domani, aspettando che mi risponda quel simpatico ragazzo dell'800148148, certo non saprò ancora se sperare che ci siano biglietti rimasti o no. perdonatemi, davvero. io non ci capisco più nulla e non so davvero più nella per qualunque cosa di me. e scusatemi se non tollero gli esaurimenti nervosi.

vostra, fede =)

PS: volevo pubblicarlo una volta tornate da casa di fendi, ma me ne dimenticherei e comunque tra una settimana spero di avere già tutt'un altro spirito, ma per favore, se leggete questo post prima della partenza, non cambiate niente... o mi sentirei peggio, in tutta sincerità. grazie bambine.

sabato 28 luglio 2007

BUONE VACANZE

Buone vacanze a tutte le club rowentine!
Tre di loro sono in partenza per la Spagna (tra cui la sottoscritta)... spero nel nostro meeting a casa di Fendi sul mare della Calabria.
Baci a tutte

domenica 10 giugno 2007

felicità raggiunta

Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.

Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s'incrina;

e dunque non ti tocchi
chi più t'ama.

Montale

giovedì 31 maggio 2007

Pura e semplice dichiarazione d'amore per voi

Oh la mia piccola Fendi che si sente addosso tutte le colpe del mondo! Fendi io raramente nella vita ho trovato amiche presenti come te. Amiche che appena sentono che qualcosa non va mi chiamano, e se non mi trovano, mi vengono a cercare col megafono a giro per la città. Amiche che ti ascoltano, E NON GIUDICANO. E questa sei tu piccola mia, una persona che mi fa sentire al sicuro ma che delle volte vorrei abbracciare più spesso perchè vorrei farti capire che sono qua presente anche se persa nelle mie cose e nei miei pensieri.

E la mia dolcissima Marì che sta passando un brutto momento e chissà quando le sarà possibile leggere questo post. Dolce, sì. Per lei che vuole far vedere a tutti di essere inffondabile, impenetrabile e dura come una roccia. Ma che delle volte avrebbe solo bisogno che qualcuno si prendesse cura di lei. Di essere abbracciata. Che le venisse detto "non ti preoccupare, che ci sono qua io con te". Lei che è speciale solo per il suo essere se stessa. Che mi ha dato così tanto che delle volte a pensarci mi commuovo pure (tipo ora. ma che posso farci??).

Come tutte voi, mie adorate Clubrowentine.
Che siete tute speciali. Anche chi non vedo mai.

Anche la Fede che vorrebbe sempre che tutti fossero amici e che sulla terra non ci fosse cattiveria.
E la Fra che ammiro tantissimo perchè si chiude in casa con determinazione per superare un esame impossibile (e quest'estate ci aspetta il flamenco).
E la Bea. Che sto imparando sempre più a conoscere. Che è sorprendente, sognatrice, appassionata della vita e delle persone, che ti sorprende con un piccolo gesto o con una frase sbucata dal nulla. Che vorrei tanto, ma tanto vedere felice.
E la Sarina che da qualche mese vive su una nuvola.
E poi le desaparecidos, di cui, per una mi sento in colpa per non esserle stata per niente vicina in questo periodo di confusione (mi dispiace Laura, mi dispiace) e l'altra, una mia parente alla lontana (mia mamma) che oggi al telefono, si è scusata di non esserci stata. Ma tu ci sei , Vi, te l'ho già detto. tu ti sei inevitabilmente appropriata di una particina di me quando siamo diventate amiche due anni e mezzo fa. e so che di te ci si può fidare. quindi anche se per un periodo siamo lontane, anche se questo periodo è lungo, TU CI SEI.

Ragazze che banda. Mi mancate tanto. Mi manca preparare un festino alcolico tra chi sbuccia frutta per la sangria, chi mette in forno torte salate e chi chiede se può fare qualcosa.
Mi manca ridere fino ad avere mal di pancia, per delle stupidaggini.
Mi mancate voi, con i vostri modi di fare e di dire.
Con i vostri occhi grando spalancati sul mondo, aspettando che arrivi qualcosa di bello.

Dobbiamo assolutamente vederci, il prima possibile.

Un bacio, Luci

venerdì 18 maggio 2007

AAA Club Rowenta Cercasi

Ciao amiche,
approfitto di questi brevi istanti che intercorrono fra i miei doveri di desperate housewife e la fantastica ade di istologia.
Non so bene cosa scrivere, in fondo. Ma approfitto di questo spazio per dire a tutte voi che mi mancate. E anche tanto. Che mi mancano le giornate in biomedica, i pranzi a mensa, tutte le risate dello scorso semestre e anche i piccioni che si schiantano alla finestra.
E se mi faccio vedere poco in questi giorni non é perché voglio allontanarmi o perché non mi faccia più piacere stare con voi. In realtà resto spesso a casa perché devo studiare, per non perdere l'anno, per non darla vinta ai mesi che passano, per restare a navigare con i miei preferiti compagni d'avventura. E poi, in queste settimane, ho dovuto affrontare fantasmi che credevo esser stati definitivamente sconfitti, paure nuove che ho cercato di arginare come meglio ho potuto. E ho preferito farlo da sola, in silenzio. Perché, in fondo, erano battaglie che dovevo combattere da sola. E mi dispiace, mi dispiace tanto, di dare l'impressione di essere lontana e di non riuscire a fare tutto, come dovrei, bene come dovrei. E di non riuscire a farmi sentire presente anche quando sono lontana. E di dover relegare sempre alla Fede le mie odiose firme. E di perdermi tutti i dettagli, le sfumature della vostra vita, e di arrivare sempre in ritardo, e di far sembrare che dò le cose per scontato. Quando per me scontata la vostra amicizia non lo é affatto. Perciò sono intenzionata a recuperare...spero solo di essere ancora in tempo.Fe

mercoledì 9 maggio 2007

Ehm...

Mie care, questo blog è stato creato per scriverci, non per farlo ammuffire...

lunedì 2 aprile 2007

BREVE RIFLESSIONE

Lo scrivo qui perchè voglio che l'ultimo post sul mio blog resti in primo piano per un bel pò.
Scusa Fede, il tuo qui sotto è decisamente più profondo, ma questo mio sarà breve.
Poche ore fa ne ho avuto la conferma, di essere cambiata.
Mi sono trovata a pochi centimetri da un sorriso e da uno sguardo che un tempo mi facevano star bene, e non mi hanno fatto nessun effetto. Anzi, ho visto chiaramente cosa c'era dietro, e mi ha quasi infastidita. Ma poi, ho sorriso. Ho pensato alla differenza che c'è tra la me di un anno fa e quella di ora, che preferisco decisamente, e al fatto che qualcuno non l'avrebbe mai potuta percepire. E tantomeno apprezzare.

mercoledì 28 marzo 2007

intervalli di riferimento

Premetto che se arrivate in fondo vi meritate un premio... e che non l'ho riletto...

Strano. Patologico, diverso, assurdo, anormale, disturbato.
Strano. Sto continuando a chiedermi che vuol dire.
Per il Nassi, gli 'intervalli di riferimento' sono quelli contenuti fra i due valori che comprendono il 95% della popolazione, ma per noi, a metà fra l'essere giovani virgulti della scienza medica e semplici ragazzi/e che si affacciano sul mondo senza la pretesa di esserne già 'imparati', che vuol dire essere 'strani'? Vi prego, spiegatemelo, perchè io, evidentemente, pur non sapendo che significa esattamente, lo sono. Esageratamente strana. Finchè mi mantenevo nel 2,5% positivo al di sopra dell'intervallo, ero iperattiva, sprizzante gioia, anche troppo ottimista... Poi, boh, forse mi sono aperta troppo, o forse non ancora abbastanza, o forse l'ho fatto nel modo sbagliato, forse, alla fine, mi sono comunque aperta da sola e solo con me stessa, ma me l'avete detto pressochè tutte, che sono strana, anche qualcuno che non mi aspettavo, e mi avete costretta a pensare e riflettere e magari anche a decidere che forse era meglio cambiare ancora qualcosa, perchè, evidentemente, rispondendo ancora alla definizione di 'strana', temo, dalle alte percentuali, di essere scesa nel 2,5% negativo. Ancora fuori dal range, sotto il limite più basso, perciò sempre più patologica. E strana.
Scusatemi. Tutto quello che vorrei è non farvi preoccupare e invece temo sia tutto quello che sto riuscendo a fare.
In ogni caso, l'effetto finale è stato farmi riflettere, costringermi a farlo. E credo sia positivo, visto che fuggire davanti alle situazioni, per me, non è mai rientrata fra le possibilità e, invece, mi rendo conto che è esattamente quello che sto facendo.
Scappo. Non sono strana, quello che sto facendo è scappare. Che non è quello che vorrei, ma è umano.
In che senso? Che quando la mia prof. d'inglese diceva a mia mamma al ricevimento dei genitori che ero tanto idiota e in classe mi comportavo come una bambina e andavo in giro sbraitando e urlando e mi vestivo come una dodicenne e facevo i ballettini e ero sempre l'avvocato di tutte le cause perse, ma che ero anche abbastanza matura da saper riconoscere l'atteggiamento giusto da tenere nelle situazioni gravi -e nelle mia classe ne sono successe tante e gravi davvero-, io piangevo a dirotto e mi sentivo vuota e spompata ma ero anche soddisfatta perchè ero convinta che alcune cose erano importanti e altre lo erano meno e era giusto impegnarsi davvero soprattutto per conseguire le prime. Per la Federica di sedici anni questo era 'non scappare'. Magari rifugiarsi tra fate e folletti nelle pause di distacco del cervello e chiudersi nell'armadio col cappello da strega in testa quando era un po' giù di morale per tirarsi su anche solo facendosi due risate pensando a quanto era idiota la scena, ma anche essere quanto più responsabile possibile nello studi e nel rapporto con gli altri. Non dico che ci sia necessariamente riuscita, ma almeno c'ha sempre provato. Quando succedeva qualcosa, puoi scommetterci che lei nel mezzo c'era, richiesta o no.
In tutto questo, adesso, so che non è quello che sto facendo. Mi lamento perchè per seguire tutti i corsi non posso studiare tanto quanto vorrei, ma lo so che sono tutte delle emerite stronzate. Lo SO, semplicemente. Perchè, certo, c'è tanto da fare e da studiare e, certo, seguire in aula mi dà un'infarinatura per capire almeno un po' di tutto quello che viene detto ai corsetti in reparto e ai vetrini di patologia e, certo, dato che questo semestre mi sento anche più interessata a quello che facciamo mi scoccia dover rinunciare all'Olivotto che si esalta sulla proliferazione cellulare -tanto più che purtroppo è un argomento che sento- o all'Almerigogna che legge le slides che ha preparato per noi con tanto amore e, certo, il programma di patologia è infinito, per stampare tutti i libri e le fotocopie che ho comprato negli ultimi giorni ho disboscato una foresta e è spontaneo credere che nelle circonvoluzioni cerebrali non ci sia abbastanza spazio per contenere tutte le informazioni che dovrei metterci quindi è meglio dargli più tempo possibile restare in biblio un po' di più, ma, a scanso di equivoci, che io sia ansiosa per lo studio non esiste proprio e è anche certo che, a capo di tutti questi motivi, anche validi poi, c'è il fatto che se seguo tutto e non mi perdo neanche un'ora la mattina e il pomeriggio e sul treno presto ho la bea e la bene e a mensa tutti voi per ciacciare e resto in biblio a studiare fino alla campanella e prendo il treno tardi così pisolo, oltre a sentire che più di così davvero non potevo fare e quindi mi sono impegnata e allora mi posso sentire un po' più a posto con me stessa almeno nell'ambito studio, non ho il tempo materiale per pensare ad altro. E se non penso potenzialmente non mi deprimo, ergo sto meglio. La paziente è in apparente stato di buona salute. ABS. O almeno credo. Credevo. Prima che tutte mi deceste che sono strana.
E infatti è vero che non è così. Oltre al fatto che a questo punto sono definitivamente entrata a tutti gli effetti a far parte di questo club avendo perso la mia regolarità mestruale di cui tanto ero orgogliosa (e, come ha detto anche la Greta oggi, otto giorni di anticipo sono tanti!), da un po' ho paura del sangue. Tutto questo è assurdo! 1. io sono sempre stata regolare nella mia vita e, se non ci sono scompensi fisici (che non ho, analisi del sangue e biochimica clinica dixit), ho sempre collegato eventuali modifiche di ciclo a conemporanei scompensi di lucidità (leggi che l'unica altra volta che le mie ovaie si sono ribellate è stato quando jack è andato via, cosa che per me era assolutamente la più peggio di tutte quelle che potevano succedermi) e 2. voglio fare il dottore, non so come mai l'ho deciso (anche se per Fra, Fe, Lu e anche per voi tutte altre probabilmente queste mie parole sembreranno assurde), che io sia qui è stato più un caso che altro, da piccola fare medicina era l'ultimo dei miei pensieri, non mi sono mai sentita portata, non ho pressochè studiato nulla per l'esame d'ammissione e quando ho letto il mio nome fra quelli che erano entrati non mi ha carezzata un brivido su tutta la schiena e sono stata contenta ma mi è sembrato più un destino cocciuto che non un merito, ma ora sono qui e sto scrivendo che voglio fare il dottore, che voglio impiegare anche i prossimi almeno 8 anni della mia vita a studiare per imparare a fare il medico come si deve, perciò, ora che ho deciso, sentirsi svenire davanti a quello che dovrebbe essere solo un ago che trapassa la cute, si approfonda nel derma, penetra un endotelio e aspira cellule, proteine e siero, niente di più e invece mi si traduce in testa in un vortice rosso che esce da un corpo e va vagamente a turbinare in provetta, beh, no, non è decisamente produttivo. E non adesso, cazzo. Non ora che sono decisa e motivata e mi ci sento un po' più dentro. Anche perchè, so anche questo, è tutto stress. Un modo come un altro per illudermi che non sto scappando davvero. Gettare le ansie su quello che non è il vero problema per illudersi che non c'è. Ma perchè andare a disturbare l'università e la mia nuova ma ormai consolidata scelta di vita, quando è una delle cose che va bene? L'ho scritto a Laura in un post ormai due mesi fa, come reagiamo alle situazioni non ha senso, neanche per noi. Quindi no, questo non lo so.
Ma, no, non saprei nemmeno come cambiare qualcosa. É normale che sia stanca e basta pochissimo per demoralizzarmi a bestia e strapparmi via le funzioni vitali. Tra cui io comprendo l'allegria.
E, per chi se lo sta domandando, mangio. Davvero. Ho visto persone a me davvero molto care perdere davvero tanto, non solo peso, per seri problemi alimentari, e ho provato a fare qualcosa e le ho ascoltate e ascoltate e non credo di aver ottenuto qualcosa ma ci sono stata, e ho visto quello c'era da vedere e toccato quello che era rimasto da toccare. E quanto si sta male l'ho sentito. E è un'esperienza che certo condizionerà per sempre il mio modo di pormi davanti al cibo e anche il mio modo di vedere come ci si pongono gli altri. Ciò non esclude che sia un ottimo modo per trovare un altro problema su cui scaricare la propria tensione e attirare le attenzioni degli altri, ma, scusatemi, finche posso e riesco a scegliere, non è la via che preferirei. Intanto perchè i dolci sono troppo buoni da mangiare e divertenti da fare, poi perchè vivandeggiare con gli altri è importante e è un modo poco impegnativo per stare tranquillamente e piacevolmente insieme e quando sei a cena fuori non mangiare diventa anche maleducato. Non sono neanche a dieta, ma è vero che mi sto un po' riguardando per certe cose: non che mi neghi qualcosa che mi va (caramellina di zucchero sulla sciuma del cappuccino e colomba appena divorata con gioia), solo volevo perdere qualche chilo e l'ho fatto. Stop, basta così, ho ottenuto lo scopo, di più sarebbe eccessivo, anche perchè poi va via il seno e quello che ho mi piace... ;p
E che il prposito sia stato per me o per altri... no, è per me, perchè ho bisogno di guardarmi nello specchio e vedere una che non ha niente da invidiare a nessuna, perchè sentirsi in confronto con qualcun'altra è stupido e imbarazzante... e ora mi sveglio la mattina, mi guardo nello specchio e vedo un po' di più quella ragazza che avrei voluto essere a quindic'anni e che ero sicura da grande sarei stata e si sarebbe piaciuta. No, l'abito non fa il monaco, e non lo fa neanche il peso e, per quanto questa moderna società ipocrita e pregiudicante pretenda fisici longilinei e atletici, a me piace abbracciare qualcuno e sentire che lo stringo, che c'è un calore sotto i vestiti e un odore che entra in testa e sai riconoscerlo quando lo senti. E vorrei che lo stesso valesse per me. Piacere fisicamente a me e a chi mi scegliesse, ma che lo faccia per qualcosa di più, che dentro di me ci resta per sempre, perchè le cellule le ricambiamo continuamente e affezionarsi a una in particolare segnerebbe il termine precoce della relazione. Quindi, no, 'non mangiare', cosa che peraltro vi giuro non avviene, non rientra nel mio piano di Fuga.
E credo non ci rientri neanche l'aver pressochè completamente perso la fiducia e la voglia che avevo nella maggior parte delle cose che facevo prima. Quando torno a casa la sera non mi rilasso suonando la chitarra, casomai vorrei andare a gridare qualche song in un microfono alla sala prove, giusto per rilassarsi un po', perchè cantare, ah, quello sì che ti scioglie e distende. E non ho più voglia di andare al gruppo, preparare le attività per i bimbi del sabato pomeriggio, perchè mi sembrano quasi meno motivati di me e questo mi sconcerta e mi fa perdere fiducia. In me, nelle mie capacità educative e in quelle di quel sistema in cui sono cresciuta io che è l'AC e che mi sembrava avesse in qualche modo funzionato, in quelle della chiesa (di cui in realtà ho sempre un po' dubitato...), nelle attività che propone che mi sembrano sempre più campate in aria, sempre meno immerse nel mondo o almeno nel suo contesto storico-temporo-spaziale, e anche in Dio. E, Sara, mipiacerebbe tanto venire a Sidney, come mi piacerebbe smettere di farmi tutte queste domande, che mi ero già fatte seriamente preoccupata prima della cresima e a cui avevo trovato alla fine serenamente un sacco di risposte, ma al momento brancolo nel buio e la parrocchia è forse il posto dove al momento mi sento meno me. Non è mai stato così, prima. Anche questo è assurdo. Ci sono nata vissuta e cresciuta dentro. Ci ho imparato quasi tutto e ora, all'improvviso non è più 'Casa'. Sì, è assurdo, e triste. Per la maggior parte di voi, queste saranno davvero tutte seghe mentali, ma credere in Dio, averlo fatto per ventun'anni buoni, averci pensato nell'arco delle giornate per le cose belle e per quelle brutte e poi non sentirlo più, è come perdere all'improvviso un amico a cui ci si affidava un po' più che a altri. E la cosa più brutta è che in questo mio rigetto percepisco anche un egoismo di fondo, giacchè tutti i miei dibbi sono nati quando i problemi ho cominciato ad averli io. E finchè la gente moriva per fame, guerre civili, test nucleari, terremoti, vulcani, animali impazziti, sete, infezioni e quant'altro, dov'erano i miei dubbi? Perchè allora trovavo una scusa, una condizione o una causa plausibile, e ora no. Bella stronza. E anche questo 'problema' non lo affronto, magari andando a parlare con Don Gianni o con Lollo che sono stati il mio primo prete e il mio educatore, ma scappo, e nessuno mi ha più visto a una messa da natale e prima dalle cresime, che sono a ottobre.
E quando scappo, lo faccio dai sensi di colpa, dai rimorsi e dai rimpianti; e lo faccio da casa mia e dalle responsabilità che comporta; dai desideri che ho e che non dovrei avere; dalla voglia di andare a passare un anno all'estero, tutta la specializzazione somewhere else, una settimana in viaggio a scazzarmi il cervello; dalla mamma che è a casa e che è strano; dalla paura, tantissimo dalla paura, da tutte; anche dallo stare da sola, perchè a firenze i momenti da sola sono limitati e diventano anche piacevoli a volte.
Quindi scappo. E questa fuga mi fa correre via anche da voi cosicchè non sono molto presente nelle vostre cose e mi dispiace davvero, e non vi chiedo mai niente di voi e mi fa piacere davvero tanto stare insieme e se non vi vedo mi mancate davvero, non sono frasi di circostanza, ma non ve lo dimostro veramente perchè sembra che voi vi proccupiate tanto mentre io non vi chiedo mai niente. Scusatemi. E, Lucy, sì, anche a me piacciono le patate. E ti voglio anche bene. Davvero, senza obblighi di rispondere per educazione. Ti voglio bene adesso alle 00.18 di notte, senza che nessuno mi abbia detto di dirtelo, quindi, al mio prossimo 'Grazie', ricordati di questo e prendilo per un 'Anch'io'... E vale per tutte, anche se non tutte sanno la storia delle patate... e anche se il Guidi che risponde con questa frase a tutte le domande vi farà passare la voglia di chiederci che significa e anche di tentare di capireil mio modesto assurdo modo di ragionare...
Quindi, io scappo. Non sono strana, quello che sto facendo è scappare. Che non è quello che vorrei, ma è umano.
E questa consapevolezza mi ha fatto star male perchè mi ha fatto pensare che io non voglio essere sconvolta nel mio carattere e nelle mie idee e nelle mie prerogative per la mia vita, perchè sono sempre stata contenta del mio modo di pormi, perchè se ho qualcosa di 'speciale' ho sempre pensato fosse questa sottospecie di sangue freddo -che è anche una delle cose che mi hanno spinto alla carriera di medichessa. E il mio naturale ottimismo, e la mia meraviglia per le cose da niente e la neve e il mare mosso e i giochi da bambini e la voglia di fare la scema ma non l'idiota, e di sentirmi viva e attiva, iperattiva, e fare diecicentomillemilioni di cose che potrei anche evitare ma mi piacciono e allora dormire quattro ore per notte ha senso perchè un senso, con tutto questo, ce l'ho io. É il decidere che prima che me lo dia qualcun'altro, un senso devo trovarmelo da sola. E sarà bello un giorno essere innamorata di una persona giusta e scoprire che quel senso piace anche a lui e che gli darà solo delle aggiunte ma amerà le mie scelte esattamente per quello che sono. E se una persona così pensavo di averla più o meno trovata, evidentemente mi sbagliavo. O forse non mi sbagliavo su tutto questo, ma le esigenze che due persone possono avere, pur 'apprezzandosi' e 'volendosi bene', possono essere diverse, si possono scegliere due stili, due vie di comportamente diverse e si può aver bisogno d'altro. Altro, che significa Diverso-Da-Me, e, anche se mi scoccia ammetterlo, non necessariaente Peggio-Di-Me. Credo che sarà anche bello un giorno etichettare tutto questo come un capitolo completamente chiuso, un paragrafo felice/infelice o semplicemente passato.
Questo non è uno sfogo ma la risposta al "Fede, sei strana, come stai?" che per me è la frase cult della settimana passata, che alla fine, all'ennesima volta che mi veniva ripetuta, quando venerdì pomeriggio qualcun'altro me l'ha posta, accompagnata da un altro paio di domande e provocazioni, tanto ovvie da spaventarmi messe lì davanti a me nella loro composta esistenza, ha scatenato tutto questo e, sul momento, anche un piantino. Minimo, ma compostamente esistente anche lui.
Io voglio solo essere me, e non ci sto riuscendo. É questo che mi fa star male, perchè io non sono così, me ne accorgo anch'io. Avete ragione voi, sono strana.

Considerando che tutto questo pappiè è il mio modo per ringraziarvi delle vostre attenzioni e non un modo per dirvi di non farlo più, perchè ogni giorno apprezzo ogni vostra singola manifestazione d'affetto, ogni strizzata di gote, parola carina, presa di giro o quant'altro, posso fare due ringraziamenti sul finale a due persone che qui forse non ci finiranno mai e quindi non lo sapranno nemmeno e magari questi grazie saranno anche inutili ma li faccio lo stesso?
Al Tutt', che sa quasi a malapena come mi chiamo e invece, con la chiacchierata dell'altro giorno, mi ha fatto riflettere su come sia semplice scoprire tante cose in comune con un altra persona e all'improvviso vedere come belli e interessanti tanti aspetti di sè che normalmente -o forse solo ultimamente- ci sembrano tanto più piccoli, poco importanti e spenti.
A Paolino, che prima dell'esame mi ha presa sulle ginocchia e mi ha cantato cavallino arrò arrò facendomi le carezzine senza stare a preoccuparsi della gente che ci guardava male o del motivo per cui all'improvviso fossi andata da lui a reclamare coccole e che dice sempre un sacco di cose carine, che ogni tanto è bello sentirsi dire.
A Peppe che mi ha mandato un sms dopo l'esame e mi chiama fefina e abbiamo lo stesso fonendo e il cellulare uguale e con la stessa suoneria e soprattutto mi fa schiantare da ridere perchè siamo tontoli uguale (e chiaramente non è un'offesa!!) e a Ilenia che mi guida nel percorso universitario con una pazienza veramente ammirabile e con cui mi piace parlare... senza contare che che ero strana me l'ha detto anche lei.
A Tommy, perchè le provocazioni le ha dette lui e mi sono sentita una merda e ha colpito il tasto dolente più dolente di tutti alla prima e forse non se ne è neanche accorto perchè non si ripiglia.
A Ale perchè lunedì sera mi ha aiutata a portare le torte e mi ha dato noia proprio quando era il momento giusto, anche se forse non se ne è accorto neanche lui perchè è il degno compare del punto di cui sopra, però il profitterole se lo merita proprio. Idem per le patate.
E anche a Andrea, che mi ha appena fatto uno squillo... e per lui è tantissimo!! ;p

venerdì 2 marzo 2007

Approfitto di questa finestra sul mondo (wow!) per salutarvi, dato che il mio credito sul telefonino mi impedisce di farlo personalmente...km ve la passate?Finalmente lunedì ci vediamo!A presto, Fernanda

lunedì 12 febbraio 2007

Breve decalogo per sopportare un altro San Valentino

Salve, allegre fanciulle!Eccoci pericolosamente vicine ad un altro San Valentino.Tv,riviste, radio e negozi hanno cominciato a stressare con questa ricorrenza stupida da settimane.
Il problema é che San Valentino é, più ke altro, una sorta di giorno "X" in cui ti trovi a fare i conti su cosa é cambiato rispetto all'anno precedente. E, almeno per me, ogni anno la riflessione é sempre la stessa. Non é cambiato nulla. Ma non sono qui per deprimermi e per deprimervi. In fin dei conti, nulla succede a caso...e se ci ritroviamo qui, ahimé, ancora sole e neanche male accompagnate, mentre l'amore stravince e unisce coppie improbabili (tipo Giggi e Anna), forse é xk il fato ha in serbo per noi più nobili regali (del resto, Giggi non sarebbe gradito proprio a nessuna!).Perciò, é il caso di vedere anche in questa situazione qualcosa di buono...ci sono 10 motivi per gioire della propria zitellagine a San Valentino (e forse anche di più!).
Da qui il decalogo dell'allegra single. Anche a San Valentino:
1)Non si é costretti a scervellarsi per un regalo da dover fare a tutti i costi
2)Ti eviti l'affollamento di pizzerie,pub, cinema e ristoranti piene di coppiette sdolcinate quanto il sangue di un diabetico.
3)NON SEI UN INGRANAGGIO DEL SISTEMA:voglio dire non dai il tuo contributo all'economia globale che ci porta allo sperpero di denaro ad ogni occasione buona. Non ti dai al consumismo, all'acquisto di quelle stupide confezioni dei Baci Perugini con i cuoricini rossi e le frasi, avolte idiote.
4)Se proprio non riesci a resistere al punto di sopra (e cioé ricorri comunque all'acquisto di una confezione di Baci Perugina)pensa comunque a questo:potrai mangiare tutta l'intera confezione di baci, senza doverla condividere con il tuo lui (e, dunque, poterne mangiare solo il 50%).
5)Rimanendo single a San Valentino, ti sentirai particolarmente coinvolto e parte integrante di quei servizi (che sicuramente faranno all'Italia sul 2) sulla vita dei single (quasi come dire:"oggi é un giorno di giubilo per le coppie ma non dimentichiamoci del prossimo, cioé dello sfigato che é rimasto da solo").
6)Essendo single e , sapendo che in giro ci saranno solo coppie, preferirai startene a casa e, perciò, non sarai costretto a doverti rapportare con il mondo "amoureux" in questa ricorrenza.
7)Quantomeno tu non sei falso ed ipocrita:sapete quanta gente c'é in giro che si accontenta ed é fortemente insoddisfatta, ciononostante, persevera nel mantenere in piedi un rapporto, pur di poter uscire a San Valentino?
8)Almeno sei single da un pò e perciò é meno dura da accettare.Pensa alle coppie che si lasciano il giorno prima di San Valentino.
Sebbene questo sia un decalogo, mi mancano 2 buone ragioni ancora da trovare.Non che non ce ne siano più, é solo che la mia mente in questo momento non riesce ad immaginarle.
O forse perché, l'unica vera cosa importante da dire é questa:MACHISENEFREGA!
E' vero. lo so. Ce lo siamo dette tante volte. Ognuna di noi avrebbe bisogno di un supporto, un complice, una figura maschile che non sia l'omino sviscerato del Balboni.
Ma d'altra parte diamo tempo al tempo (Marì si dice così?!), le cose in fondo accadono quando meno ce l'aspettiamo...noi siamo speciali così.Ognuna con le sue bellissime qualità, i suoi momenti di sclero, i lati oscuri della sua anima o la sua voglia di vivere. E non lo dico con il tono di chi si sente male e vuole convincersi che tutto va bene così. E' che davvero tutto é così imprevedibile...la vita, le scelte, le situazioni. E già avere delle amiche a cui scrivere un decalogo ( o un ottalogo, come si dice????) e con cui sorridere é una fortuna. Tutto il resto verrà da sé...anche se tua nonna ti dice che alla tua età era già sposata, anche se i tuoi amici ti trattano come la Bridget Jones da accasare, anche se i parenti serpenti fanno battutacce poco felici.Abbiamo tutta la vita davanti...e perciò buon San Valentino a tutte!Alle amiche che avranno qualcuno con cui festeggiare...che questi attimi di felicità possano dilatarsi e pervadere anche i vostri giorni futuri. E a noi che ceneremo insieme.
Vi voglio bene. Davvero tanto.Nanny

giovedì 8 febbraio 2007

Ehi, ma dove siete?

E no!Ora ke ho internet a casa qualcuno dovrà pur comparire...accorrete numerose!
Km procedono le vostre giornate?La mia sorella hippy mi ha appena fatto uno scherzo dicendomi ke Fassino é morto...e io ovviamente ci ho creduto e mi sono arrabbiata perché non sono scherzi da farsi!A parte questo, le giornate procedono alquanto monotone fra fisio e micro, menomale ke presto ci vedremo!Besos

venerdì 2 febbraio 2007

Questo è un posto dove posso dire tutto, sul mio blog non è il caso perché famiglia e tanta altra gente va a ficcanasare.
Tra plesso cervicale e brachiale scrivo queste tre righe per spiegare a tutte voi. Un anno fa avrei potuto perdere mio padre, e solo due mesi dopo ho scoperto che quel polipo non aveva avuto il tempo di invadere e colonizzare la sua vescica. E’ stato allora che mi sono ripromessa di non vivere più un esame come se fosse una tragedia, perché la tragedia lo so cos’è e non è questo. E mi sono ripromessa di non appiccicarmi più quel sorriso finto sulla faccia solo per avvalorare il mio ‘Tutto ok’ di risposta a chi mi chiedeva come andava. Oggi sto vivendo quest’esame come una tragedia, al telefono con mio padre parlo con quel sorriso lifting e tento di tenerlo anche dentro casa. Perché con voi no? Perché mi potete capire, e perché non vi devo proteggere dal mio buio interiore dicendovi bugie. E quindi ho semplicemente abbandonato la forza di dare spiegazioni e sono scomparsa. Non voglio coinvolgervi, avete ognuna i propri reali e seri problemi. E domani potrei bocciare o potrei passare anatomia, ma questo non potrà farmi stare meglio davvero. C’è qualcosa di molto più profondo che non riesco a sradicare, e inizia a farmi paura perché non riesco a definirlo, e se non so con cosa devo combattere siamo ad armi impari.
Vi chiedo solo di non sentirvi ferite dalla mia assenza, e di non stare in pensiero. Non so come o quando, ma ne verrò fuori e sarò più forte di prima. E credo che il solo aver fatto outing qui sopra sia il primo passetto fuori dalla nebbia.
Vi abbraccio strette strette,
Lau


Questo è di due giorni fa. Ieri due persone fantastiche mi hanno riacciuffato per i capelli, scotolato l'autostima e lucidato il pelo sullo stomaco. E questo mi ha ridato la forza di riprendere il cammino. Un bacio a tutte

venerdì 12 gennaio 2007

ehi....c'è qualcuno???

ALLORA SIGNORINE CLUBROWENTINE,quando è nata l'idea del blog, si è pensato di farlo soprattutto per tenerci in contatto quando siamo lontane.
E allora?
Che fine avete fatto?
Fra, lo so che hai Molte Altre Rinomate Cose Oltretutto da fare ma insomma! Dove sei? Che fai? Facci avere tue notizie!
E te Bea?
Esisti ancora?
Le altre più o meno le ho viste o sentite, ma fra tutte potreste anche scrivere qualcosina, ogni tanto... possibile che Anatomia, Fisio2, Fisio3, Biochimica non vi lascino il tempo di lasciare qua qualche vostro pensiero/saluto/offesa/illuminazione sul mondo che vi circonda?

Aspetto vostre notizie. E anche la Fede che non scrive più per paura che questo passi per il suo blog personale!

Per quanto mi riguarda, sto davvero bene oggi.
Sono fresca di superamento di esame di fisiologia 2, oggi ho finalmente dormito fino alle 10 ed ho trascorso ben 4 ore all'interno dell'Outlet di Barberino per svagare la mia mente persa tra i Gangli della Base e il grafico Forza-Velocità. Il risultato è stato l'acquisto di tante cose tra cui un inutile vestito da sera nero di pura seta (ma potrebbe servire e poi era a sconto e poi mi rimane), un maglione abbastanza simile a uno comprato l'altro giorno (ma dai, 17 euro era un affare), ben 2 rossetti (uno per il giorno uno per la sera), e..... una confezione di preparato per cioccolata in tazza alla Lindt, per consolarmi nei momenti bui. Come se non dovessi mettermi a dieta. Vabbè, in fondo studio tanto, un po' di gioia mi ci vorrà! Poi altre cose e cosette ma non vi annoio oltre.
Ho appena finito di guardare Grey's Anatomy e fra poco vado a rintanarmi sotto le coperte con l'ultima copia di Vanity. ....dato che a farmi compagnia non c'è nessun altro. Almeno c'è George in copertina!

Un bacio piccole. Mi mancate tanto.

Luci

lunedì 1 gennaio 2007

Come un vaso vuoto senza fiori

ieri davanti a questa stessa pagina stavo per mettermi a scrivere i miei propositi per l'anno nuovo, ma mi sono presto accorta che il tutto poteva riassumersi nell'essere me stessa, convinta di me stessa e, soprattutto, coerente con me stessa e quindi non valeva la pena di scrivere un lungo noioso post x spiegarvi meticolosamente cosa intendessi con questo...
Stamattina alle sei e venti, quando nei normali giorni di uni sto cominciando a presagire nel sonno il sentore della sveglia che sta per squillare e di un nuovo giorno che inizia, sono rientrata in casa. Con la coscienza di aver appena portato a termine il primo proposito dell'anno nuovo. Con sei ore di ritardo rispetto alla mia idea iniziale, ma alla fine, spinta da una coscienza bacata e masochista, praticamente tremando, l'avevo fatto. Convinta di aver combinato qualcosa di cui mi stavo già pentendo ma non importa, è giusto così... Attenzione: lavori di autoconvincimento in corso.
E mi sono chiusa la porta alle spalle nella falsa speranza di star chiudendo fuori un po' più che un vecchio 2006 e nella certezza di averci appena lasciato una parte di me.
E mi sono sentita Vuota.
Non so usare un'altro termine... senza un pezzo... ma, no.
Semplicemente, Vuota.
Come un vaso senza fiori e un barattolo di nutella finito.
Convinta dentro di aver rinunciato a qualcosa di cui in realtà so di non poter fare a meno.
Ma, l'ho detto, alla fine credo che essere Coerenti sia importante e che se non mi sento a posto con me stessa la mia coscienza e le mie seghe mentali, non posso stare bene. E è appena iniziato un anno nuovo e io voglio essere felice. E ci sono mille altre cose che mi avrebbero fatta sentire più contenta in questo inizio, ma farò in modo che questa sia una sottospecie di passo avanti... Quanto meno nell'avere più stima e rispetto di me stessa.
Alla fine, la festa era carina, la Giulia era vestita quasi identica a me e ci abbiamo fatto sopra delle gran risate, ho ballato tantissimo, la Ponga mi ha dato un bacino porta-coraggio e mi ha detto che comunque fosse andata era orgogliosa di me, ho visto tre delle mie compagnucce preferite dell'university (di cui: una particolarmente serafica, una che si è lasciata abbordare dal mio amico in camicia blu (!!!), una che cercava fumo e ha trovato musica =) ... olè!), ho bevuto il primo rum e pera della mia vita e poi un'altra pera da sola perchè per la prima volta della mia vita ho potuto testare che il rum da solo fa schifo, alla mezzanotte mi sono scoperta insieme a tutte quelle persone a cui da un po' voglio davvero bene, ho preso tutta la pioggia del mondo tanto che a fine serata invece che per farmi un piega decente, sembrava che dalla parrucchiera fossi andata per farmi i boccoli, nel viaggio di ritorno (oltre a me che guidavo la macchina di Giulia...) la Bea era la più sobria (e già questo è un ottimo presagio per l'anno nuovo!) ma al momento topico Wake up di Hillary Duff cantata a tutto volume sarei sembrata partita anch'io e mi sono sentita improvvisamente bene e felice, Tommy mi ha vomitato sugli stivali così ora siamo pari e la prima pasta del 2007 dal Mariani era veramente buona gustosa dolce zuccherosa e marmellatosa al punto giusto... per iniziare l'anno con dolcezza... che, chiaramente, io non potrei non inserire nella lista degli ingredienti da portarsi dietro...
E, forse, essere vuoti a inizio anno non è male...
Anche uno zaino da viaggio è vuoto prima che tu lo riempia di bagagli in vista della partenza... Basterà ricominciare a riempirmi daccapo, alla fine l'ho fatto altre volte. E comunque, ci sono tanti modi per dire qualcosa, e anche per capire, e io ho sempre tanta fiducia. Anche nell'Anno Nuovo!
E ho una macchina una bicicletta delle gambe e dei piedi per andare dal fioraio più vicino a casa e comprare dei fiori margherite girasoli roselline tulipani.
Perchè i vasi si riempiono.
A tutte voi misses club rowenta e a qualunque altro pazzo voglia passare da queste parti, Buon Anno! É nuovo, quindi, a suo modo, è speciale per forza!
fede =)