venerdì 8 dicembre 2006

come con le luci di natale..

sulla strada per andare da casa mia a casa della bea, c'è un'abete immenso, alto più della casa a due piani del giardino in cui abita, e largo e folto, che ogni anno per l'8 dicembre si accende.. una delle mie cose preferite è arrivare in macchina e vederne apparire la punta dietro l'ultima curva, e poi tutto insieme, luccicante e colorato, festonato..
è pura semplice felicità da bambini.. quella che in fondo rappresenta, secondo me, il vero spirito del natale. quel senso di sorpresa, stupore, quell'espressione da bimbi davanti ai regali, che si stampa anche in faccia ai grandi che tengono un pandoro in mano, a me, davanti la cascata di luci nel centro (quando le fanno gialle e belle, l'anno scorso erano bruttissime!), le stelline per le strade e, soprattutto, lo splendore di un albero di natale. quello, per la precisione.
oggi il babbo è andato da mamma, perciò non avevo nessuno che mi aiutasse a portare il mio abete in casa dal giardino (è pesante!) e il mio salotto è ancora sguarnito, ma provvederò domani.
in realtà non sono molto convinta che tutti questi consumistici agghindamenti tradizionali abbiano un senso, non so se qui da me saranno percepiti nel modo giusto, nè se domani, con tutte le cianfrusaglie fra le mani, mi sentirò in vena di adobbi, ma mi ci devo mettere per forza, perchè la casa è più calda quando tutto è vagamente colorato dal rincorrersi delle lucine e voglio che ci sia già quest'atmosfera ad accoglierLa quando forse la prossima settimana potrà tornare. a casa. quando ti chiudi la porta alle spalle, ti appoggi al radiatore, ti guardi intorno al buio e ci sono le candele profumate e i torroncini sul tavolino, gli angioletti di pezza (che sembrano impiccati, sono bellini, ma è obiettivamente così!) appesi alle finestre, il vischio, un paio di panettoni (in attesa dei regali!) attorno alla carta rigorosamente rossa che ricopre il conchino dell'abete, un babbo natale di plastica che se premi ON suona Jingle Bell col sax, la varie nativity bloccate nei presepi, coi re magi che avanzano di un centimentro al giorno fino a befana, i colori degli alberi dei giardini dei vicini che si riflettono sulle vetrate e quella luce diffusa che investe tutto, che abbraccia le cose. E te, che pensi che è arrivato Natale.
domani mi metto al lavoro, promesso. fede =)

PS: qualcuno se la ricorda questa degli 883? era in uno degli ultimi album e mi sembra appropriata perchè il ritornello faceva proprio:

"Sembra tutto accendersi
come con le luci di Natale
che colorano quello che accarezzano,
che riscaldano quello che attraversano"

2 commenti:

Laura ha detto...

Se vuoi la canzone te la passo, così puoi metterla al posto delle carole natalizie... :)

fede!! ha detto...

scherzi? e "si accendono e si spengono le luci di natale" vuoi farmela cestinare? mai abbandonare i pezzi cult! se mi incontri con la mia amica manuela nel periodo sotto le feste, siamo abilissime a coinvolgere tutta la gente che abbiamo intorno per intonarla come un canone a più voci!...quindi, se mi incontri con la mia amica manuela nel periodo sotto le feste, evitami! (è un consiglio da amica!) W i classiconi natalizi e le nonne che quando sei piccola ti costringono a cantarli! olè!